Una storia vera. Un omaggio a Orson Wells
Stamattina, lunedì 30 ottobre 2023, sembrava come tutti i lunedì: un normale lunedì. Insomma, una giornata orrenda.
Alle 8.00, Nicola Betti è sveglio già da tre ore. Le prime due, in piacevole coda nel traffico dal luogo dimenticato da Dio da cui proviene, la terza per trovare parcheggio. Nicola appronta lo studio e comincia la diretta. E’ un ragazzo serio, si è preparato. Oggi è l’anniversario della celebre trasmissione in cui Orson Welles lesse brani da “La guerra dei mondi”, scatenando il panico negli ascoltatori che non avevano capito si trattasse di un racconto. Nicola vuole ricordare quell’episodio, fondamentale nella storia della radio e dei media: si parte da lì, si passa a parlare di fake news, e la diretta di oggi è fatta. Poi tanto c’è Joy Cimaschi, che con i suoi pomodori si porta via almeno mezz’ora. Solo che Joy è in ritardo: bloccato nel traffico. Va bene, ci pensa il buon Nicola allora. Non fa in tempo a concludere la frase di saluto che l’apparecchiatura di regia, i microfoni e l’intero Acquario di UniBg OnAir vengono pervasi da una poderosa scarica elettrostatica. Lo soccorre Sabrina Ghidini, che lo sta affiancando nella diretta in attesa di Joy, e lo aiuta a riprendere il controllo. Scusate cari ascoltatori che ci seguite dalla sede di Sant’Agostino, Caniana, Dalmine e pure dalla Finlandia (giuro), abbiamo avuto un’interferenza. Si diceva, oggi è una giornata speciale: nel 1938 Orson Welles CRAAAAAC. Altra scarica di rumore elettrostatico. E poi un’altra. Non era stato un caso isolato. Non era una semplice anomalia tecnica. La faccenda era molto più seria. Diciamo pure terrificante, quando davanti agli occhi di Nicola sembra materializzarsi l’ologramma di figure indistinte, glitch scatenati dai microfoni. Panico. Il famoso studio di registrazione di UniBg OnAir, l’Acquario, stava subendo l’attacco di una forma aliena. Altro che marziani, altro che Tim Burton: alle 8.00 in punto era iniziata l’invasione degli Elettrostatici, proprio a partire dal cuore di UniBg OnAir. Per quasi un’ora Nicola e Sabrina hanno lottato con terribili rumori elettrostatici che si alternavano a silenzi statici e a fenomeni paramnesici (se non sapete cosa siano, lasciate perdere, non è importante) che popolavano lo studio di allucinazioni, trasformavano gli astanti e sconvolgevano l’orecchio degli ascoltatori.
E’ stata un’ora drammatica, diciamolo. Pare che nella sua torre al piano superiore, intento a sorvegliare i suoi ragazzi, il crudele Kurtz si sia trasformato in un tricheco e abbia iniziato a ululare. Mattia Lucchini avrebbe reagito improvvisando sonetti shakespeariani in spagnolo del Seicento, per poi lanciarsi dalla scalinata dell’Acquario urlando “Sono io la cultura occidentale!”. Lo avrebbe soccorso Cesare Polliani, che dietro la scorza da rapper nasconde un cuore d’oro: trasformatosi in un novello inquisitore che dichiarava un dottorato in ingegneria iberica, mosso a pietà Cesare lo avrebbe bocciato all’esame di spagnolo, senza neanche farlo passare dal via. Solo a quel punto Mattia sarebbe tornato in sé, alla sua normalità laterale, chiamando casa senza essere riconosciuto dai genitori. Qualcuno sostiene addirittura di aver visto in studio Andrea Colla. E poi, Alessandra Plebani che guardava Giovanni Pagano con gli occhi a cuore. Questo, un drammatico esempio delle circostanze che non possono essere riportate qui, per rispetto nei confronti di chi è ancora fra noi.
Fra le 9.00 e le 10.00, il silenzio. UniBg OnAir trasmetteva solo la sua spettacolare proposta musicale. Nessuna voce dallo studio. Solo, occasionalmente, incursioni di clangore elettrostatico. Dopo le 10.00, per ragioni che è bene rimangano avvolte da riservatezza (le voci si inseguono: si parla di un accordo intercorso fra Nicola e il sovrano degli Statici, oppure di un intervento della Cavalleria Rusticana dell’assistenza Xdevel), le forze di invasione aliena hanno abbandonato lo studio. Tutto è tornato nella norma.
Per il momento.
Come andrà a finire? Lo saprete solo seguendoci su UniBg OnAir. Una radio elettrizzante!